mercoledì 24 aprile 2013

Tài.

L'ideogramma Tài - Estremo.
Un aspetto forse secondario, ma a mio parere molto interessante nello studio del Tai Ji Quan, è la conoscenza delle varie denominazioni in lingua cinese che si riferiscono alle tecniche, ai movimenti o ai tanti riferimenti che emergono quando cui si avvicina a questo esercizio. La lingua cinese è molto diversa dalle nostre a cui siamo abituati, poiché in ogni carattere, incluso il concetto che sta alla base di quanto si vuole esprimere e che viene quasi sempre bene descritto nel pittogramma stesso. Questo aspetto è davvero appassionante e può essere utile alla comprensione di un mondo a noi un po' estraneo e di difficile interpretazione. Per questo pensavo di tanto in tanto di fare in questo spazio, se mi date cenno di gradirlo, qualche accenno linguistico che possa essere utile a comprendere meglio la mentalità che sta alla base della tecnica. Partirei da un ideogramma molto semplice e che incontriamo proprio quando ci avviciniamo al Tài Ji Quan - 太极拳, e mi riferisco proprio al primo carattere che incontriamo all'inizio del nome: Tài - 太, che come sappiamo significa Il più grande, Il più alto, Sommo, ma anche Superiore, Estremo, Troppo. Questo ideogramma è al tempo stesso uno dei più semplici ed al tempo stesso dei più belli della lingua cinese. Prende origine dall'ancora più semplice : 人 - Rèn, che significa Uomo, Individuo. Il segno si lascia interpretare facilmente, si tratta della stilizzazione di un omino con le gambe aperte, ritto in piedi. Se a questo aggiungiamo il tratto orizzontale otteniamo il carattere:  Dà - 大, che poiché raffigura lo stesso omino di prima, ma con le braccia aperte, significa Grande. Bellissimo esempio della raffigurazione di un concetto astratto tramite un esempio concreto. Quando chiedi ad uno di raffigurarti con un gesto una quantità grande, lui ti allarga le braccia per quanto gli è possibile. Ma se noi, che le abbiamo già allargate al massimo, vogliamo esprimere il concetto di Troppo, di grandissimo, davvero esageratamente grande, ecco la magia  poetica della la scrittura cinese che aggiunge quella piccola gocciolina sotto le gambe dell'omino, quasi a voler dire, Talmente grande che basta solo più una minima goccia e tutto traboccherà dal vaso. La lingua è anche poesia e quella cinese lo è particolarmente.



Refoli spiranti da: E. Fazzioli - Caratteri cinesi - Ed. Mondadori

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